Berini il ratto di Proserpina

Sottometterci è il pregiudizio più antico e trasversale che mette d’accordo tutti gli uomini, di qualsiasi ceto, cultura, opinione politica, latitudine. Celebrazioni, eventi, convegni, tutto serve a portare alla ribalta la drammatica situazione della violenza sulle donne che non è esercitata però solo dagli uomini

E’ necessario mantenere vivo l’interesse e alta l’allerta, con la visione che la violenza subita non è solo di natura fisica ma anche psicologica con infidi risvolti, in tantissimi contesti, Dobbiamo essere consapevoli delle varie forme di violenza che non subiamo solo dagli uomini ma anche dalle altre donne madri in testa.

La violenza sulle donne, cosa immaginate subito? Scene di omicidi, stupri, sevizie e posso continuare. La violenza fisica o sessuale un caso su tre e’ inflitta dal partner e colpisce più di un terzo delle donne nel mondo e la violenza domestica inflitta dal partner è la forma più comune (30%), Questi sono stati presentati presentati a Ginevra dall’Organizzazione mondiale della sanità nel 2017.

L’uomo vuole esercitare il suo senso di possesso, appropriarsi del corpo del donna, possederlo in ogni modo e maniera. L’arte ci ha dato varie testimonianze di violenza e possesso, a partire dagli Dei con Giove in testa.

Gli uomini non esercitano solo violenza fisica

Se andiamo a scavare nella sfaccettature della violenza e dei luoghi la troviamo in casa, sul lavoro, a scuola, nel sociale, senza dimenticare o sottovalutare anche le sottili violenze psicologiche che le donne subiscono in famiglia. La violenza può essere esercitata in tanti modi, a partire dal linguaggio. Non sono solo uomini violenti che non riescono a controllare la rabbia, non sono sempre i mariti e padri maneschi quelli che fanno paura, ci sono anche padri che ti limitano le scelte di vita e tendono a vessarti; mariti che sono uomini di successo agli occhi del mondo, amabili agli occhi degli amici e che, senza alzare le mani o la voce, ti fanno sentire inadeguata, inopportuna, limitano i tuoi spazi, sminuiscono le tue capacità e covano veleno per i tuoi successi. Ci sono uomini di potere nel mondo degli affari e della politica, che accantonano la candidatura di una donna perchè è diventata madre, negandoci così il diritto di ascendere professionalmente, relegandoci sotto il nostro soffitto di cristallo.. Ci sono uomini bugiardi incalliti che negano l’evidenza dei fatti, che ti puliscono il conto corrente comune quando chiedi la separazione. La violenza non è solo PICCHIARE O UCCIDERE, la violenza può esercitarsi con insulti, isolamento, vessazione, umiliazione, critiche e costrizione.

Artemisia Gentileschi Susanna e i vecchioni

E LE MADRI?

In certe situazioni alcune madri non sono immuni neanche loro dall’esercitare la violenza: purtroppo comportamenti e tradizioni ataviche ancora non hanno consolidato in loro il substrato di emancipazione. Madri che per tutta la vita hanno subito violenze, umiliazioni sognano per la figlia che sposi un uomo ricco che le riscatti, senza approfondire troppo il carattere e i valori dell’uomo in questione. Madri che invece di spingere le figlie a studiare, farsi una cultura, rendersi indipendenti con i propri mezzi, spingono le figlie a iscriversi ai concorsi di bellezza o insinuarsi in uno dei tanti programmi televisivi somministratori di sogni catodici e attività cerebrali catatoniche. Madri che preferiscono il figli maschio, relegano la figlia a ruoli sottomessi, spesso la apostrofano negativamente, la fanno sentire inadeguata. Comportamento spesso tenuto per condiscendenza nei confronti del marito.

E LE DONNE?

Pare che le peggiori maldicenze sulle donne nascono proprio dalle donne.

Le peggiori nemiche delle donne secondo una nuova ricerca sono le donne stesse,lo afferma Tania Reynolds, psicologa ricercatrice presso il Dipartimento di Psicologia della Florida State University e autrice di uno studio, che ha svelato a Bravo Personal Space di aver trovato la prova di quello che abbiamo sempre pensato: uno dei luoghi comuni più duri a morire sembra aver trovato conferma scientifica: le donne amano i pettegolezzi e li trasformano in strumenti per difendersi. Questa ricerca dimostra che il pettegolezzo è una passione soprattutto femminile e le vittime dei chiacchiericci sono proprio altre donne. Il pettegolezzo non è prerogativa delle insicure: la Reynolds sostiene che le donne molto ambiziose sono quelle che ne fanno più uso. https://bit.ly/2rtYHRy

Le donne competitive possono essere le principali responsabili del bullismo adolescenziale e delle chiacchiere dannose diffuse sul posto di lavoro”, spiega ancora la ricercatrice: e afferma che “Le persone tendono a dare più peso alle informazioni personali negative perché le considerano un’indicazione più vera del carattere di una persona rispetto ai dettagli positivi”. E le donne, lavorano contro e altre donne in modo più strisciante per acquisire vantaggi.

Giambologna il ratto delle sabine

Donne, una cosa ci accomuna

Ci guardiamo un attimo allo specchio? Quante di noi può dirsi immune da sentimenti di invidia e ostilità nei confronti di un’altra donna? Spesso ostilità immotivata fondata su rancorosi sentimenti e varie forme di gelosia.

Solo una vera e reale consapevolezza di se stesse ci potrà permettere di guardare un’altra donna con empatia, solidarietà, consenso, stima, sorellanza; riflettersi nei suoi occhi e trovare la cose che ci accomunano, primo tra tutti il comune dolore e senso di insicurezza per l’oggettiva debolezza del nostro fisico, che ci rende vulnerabili e facili prede della violenza fisica.

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