Quanti di voi avranno “sfrugugliato” nel web alla ricerca del vino più antico? In Sicilia ho scoperto la storia del Mamertino lunga oltre 2200 anni, ve la racconto
Il vino ha una storia antichissima, in recenti ricerche condotte da Davide Tanasi dell’Università della Florida Meridionale, con la collaborazione del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), l’ Università di Catania ed esperti della Soprintendenza ai Beni Culturali, sono stati rinvenuti, in giare di terracotta non smaltata provenienti dal Monte Kronio a una sessantina di chilometri da Agrigento, residui che contenevano acido tartarico e sali di sodio, ingredienti tipici del vino. Inoltre in Georgia, sul fondo di anfore in un villaggio di 8mila anni fa, sono state trovate tracce di questa bevanda. Ma tutte queste indagini sono fondate su analisi di residui trovati in contenitori dell’epoca. Invece una traccia storica certa, di un vino di antica schiatta il Mamertino, la dobbiamo a Giulio Cesare (100 44 a.C) che nel suo “De Bello Gallico” scrive di averlo offerto ai suoi commensali, durante il banchetto tenuto per celebrare il suo terzo consolato.
Hanno reso tributo al vino Mamertino
Storia molto affascinante quella del Mamertino, vino che ha ricevuto le lodi e gli onori di numerosi personaggi storici: … “Strabone, grande geografo romano, lo ha classificato fra i migliori vini dell’epoca; il francese Andrè Tehernia, pioniere dell’archeologia subacquea che ha contribuito a far emergere le anfore come fonti della storia economica e approfondito le conoscenze sul vino romano, nel suo libro “Le vin de l’Italie Romaine”, lo ha definito “quatrième grand cru classé” . Ancora Marziale (I sec.d.C) scriveva “…date al Mamertino il nome che volete, magari quello dei vini più celebri”. Plinio lo pone al quarto posto in classifica tra 195 vini “ …. (fonte citazioni Wikipedia). Allora scopriamo questo vino.
Come nasce il Mamertino?
Le prime piante di Mamertino sono state impiantate nella zona di Milazzo circa 200 anni a.C. dal popolo dei Mamertini. Questi erano audaci soldati mercenari d’origine campana( origine osca) e vennero arruolati tra la fine del IV e gli inizi del III secolo a.C. da Agatocle(361 ac – 289 ac), tiranno di Siracusa. Alla sua morte nel 289 a.C., la maggior parte dei soldati, rimasti senza lavoro, tornarono in patria, altri rimasero sull’isola. Nel loro viaggio di rientro alcuni di loro si impadronirono a tradimento della città greca di Messina, razziando, uccidendo tutti gli uomini e prendendone le donne. E’ in questo contesto che decisero di cambiare nome e assumere il nome Mamertini, ovvvero figli di Mamerte o Mamers il termine osco della guerra che corrispondeva al latino Marte. Oltre vent’anni di guerre, furono sconfitti nel 270 a.C dal siracusano Ierone II, il quale si preparò a questo punto ad assediare Messina. Imperterritii Mamertini chiesero l’aiuto dei cartaginesi che occuparono il porto della città e obbligarono i siracusani a ritirarsi. Alla lunga però i Mamertini si volevano scrollare di dosso l’ingombrante presenza cartaginese e chiesero aiuto a Roma, facendo leva sulla comune origine italica e sulla comune discendenza da Marte
I romani prima nicchiarono, significava entrare in guerra contro i Cartaginesi e anche aiutare dei soldati che avevano ingiustamente strappato una città ai legittimi possessori, divenendo poi oltre che usurpatori anche briganti. La questione venne rimessa all’assemblea popolare e, con l’intervento a loro favore di Appio Claudio Caudice, a Roma si decise di accogliere la richiesta, e così nel 264 a.C. scoppiò, quella che sarebbe divenuta in seguito la prima guerra punica, iniziata proprio in Sicilia.
Un vino nato dalla guerre puniche
I Mamertini nel contesto delle guerre puniche perdono a poco a poco importanza, Roma schiera la sua potenza, travolge i Cartaginesi, i Mamertini forse si fanno da parte e cominciano a cercare un modo per sopravvivere e integrarsi. E’ in questo contesto che bisogna ipotizzare la loro radicalizzazione sul territorio e la conseguente attività agricola e di impianto della vite, nella zona agricola di Messina e inizialmente a Milazzo.
Dove si produce il Mamertino?
Il Mamertino, è una Doc giovane, nata nel 2004; il vino è prodotto esclusivamente in 34 comuni della provincia di Messina, in un territorio dalla morfologia variegata, aperto sul mare, ma con altezze che raggiungono anche i 500 metri, interessando colline e rilievi. Circa cento ettari vitati e circa 100mila bottiglie. Solo 13 le aziende del territorio che lo producono, tutte a conduzione familiare, alcune molto piccole, ma tutte determinate a dare importanza e notorietà a questo splendido vino, prodotto esclusivamente in 34 del 108 comuni messinesi, dei quali 31 limitrofi a Milazzo. Alì, Alì Terme, Barcellona Pozzo di Gotto, Basicò, Castroreale, Condrò, Falcone, Fiumedinisi, Furnari, Gualtieri Sicaminò, Itala, Librizzi, Mazzarrà Sant’Andrea, Merì, Milazzo, Monforte San Giorgio, Montalbano Elicona, Nizza di Sicilia, Oliveri, Pace del Mela, Patti, Roccalumera, Roccavaldina, Rodì Milici, San Filippo del Mela, Santa Lucia del Mela, San Pier Niceto, Scaletta Zanclea, Terme Vigliatore, Torregrotta, Tripi.
Il nero d’avola è alla base della composizione del Mamertino rosso
A dare impulso a questa produzione e notorietà alla denominazione la neonata Associazione Mamertino, doc, presieduta da una brava e vivace vignaiola e Donna del Vino Flora Mondello della Gaglio Vignaioli, la quale ha in mente anche tanti progetti e idee per la valorizzazione della Doc e l’integrazione con altri antichi vitigni sicialiani tipo il Nocera
Patti nobilissima civitas
Con un certo orgoglio ribadisco che nei comuni dove si produce il Mamertino c’è il mio paese Patti, nobilissima civitas, limitrofa alla ancora più antica Tyndaris ricca di storia e testimonianze della cultura ellenica- romana.
Per notizie sulla composizione del Mamertino vi rimando al disciplinare di produzione https://bit.ly/2UeF2ix